Che fai non mangi? No, sto cercando di smettere. Schema veloce e pratico per perdere peso
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-Lo schema prevede l’inserimento di 2 o 3 giorni non consecutivi alla settimana in cui la giornata alimentare prevede una prima colazione caloricamente libera, che segua però sempre le indicazioni di base di una dieta ben bilanciata (equilibrio tra carboidrati, grassi e proteine).
-Poi va consumato un pranzo meno ricco della prima colazione, in modo da mantenere lo stimolo corretto sulle citochine giuste e infine, dalle 15 o dalle 16 smettere di mangiare fino alla mattina del giorno successivo. Mantenendo cioè almeno 15 ore e fino a 18 ore di digiuno prima di rimangiare, anche abbondantemente, nel momento più adatto della giornata, cioè la mattina successiva.
– In genere l’effetto lipolitico si evidenzia con la necessità di eliminare acqua metabolica con una “pipì” aggiuntiva, che risponde al nuovo stimolo dimagrante.
Qualche trucco operativo
– Il primo suggerimento è di bere acqua abbondante durante il periodo di “salto”.
– Il primo giorno in cui si mette in atto questa pratica si può avere un discreto senso di fame, legato alla abitudine ad introdurre comunque cibo, ma dopo il primo giorno e la sensazione di benessere successiva alla prima colazione fatta dopo il “salto”, si acquisisce la percezione di fattibilità di questa tecnica e si supera facilmente il senso di fame transitoria che attiva FSP27.
– Va segnalato che l’eventuale utilizzazione di questa tecnica in soggetti diabetici può essere richiesta solo dietro stretto controllo medico. In genere si usa il secondo schema, quello ipocalorico, evitando il reale “digiuno breve” e sempre, nelle persone diabetiche, sotto diretto controllo e indicazione da parte di un medico.
– All’inizio di una importante fase di dimagrimento si suggerisce uno schema con tre giorni di controllo alimentare alla settimana, mentre in fase di mantenimento si arriva a due. La scelta va comunque personalizzata sui bisogni della singola persona e sulla risposta clinica personale.
– Molte persone, una volta capito lo schema del digiuno breve, chiedono se le 15 ore di digiuno siano ottenibili praticando la sospensione alimentare durante il giorno, facendo cioè una prima colazione importante (ad esempio alle 7 del mattino) e mangiando poi alla sera alle 22 la cena. La risposta è NO.
Il digiuno breve, come dimostrato da Chaix e da Vilà-Brau si attiva in relazione al periodo di veglia e ai periodi di sonno. È indispensabile che lo stimolo di FSP27 avvenga durante le ore di riposo per ottenere una effettiva azione lipolitica.
Buon Digiuno Breve!
Ps: Questa tecnica è stata sviluppata dal Dott. Attilio Speciani, colui che ha anche brevettato il metodo ”Recaller” (effettuato nella nostra farmacia) per individuare sensibilità ad alimenti e livelli di infiammazione del nostro organismo. Per info non esitate a venire in farmacia o visitate il sito: www.recallerprogram.com.
Fonte: https://www.eurosalus.com/obesita/il-digiuno-breve-in-pratica